E’ dura ritrovare una fotocopia della vita reale sulla Rete. Se ne trovano spunti, stralci fatti di immagini, video, racconti.Gran parte di questo compito è oggi assolto da Facebook, che è in grado mettere insieme tutto questo e renderlo condivisibile alla massa. Ma per quanto ci si possa sforzare non è che una mera imitazione.Nel mondo reale non tutto ci piace, non tutto è “Likable”. Nel mondo reale le mode, seppur di grande impatto, non vengono seguite mai con leggerezza. Ed è in parte un limite dei Social Network, Facebook su tutti, quello di rendere sempre tutto effimero, leggero, facilone.Quanti sono i contenuti veri e seri che avvengono su Facebook? Quanti quelli non-sense e superficiali? 20% vs. 80%?Facebook è bloccato in un limbo dove tutto è bello, dove tutto deve essere condiviso, ma allo stesso modo deve essere piaciutoper forza e comunque. Evitate questo passaggio e gran parte delle interazioni non avverranno (senza Like non si accede a tante applicazioni) e i numeri non arrivano (Non c’è niente di più sbagliato per un’azienda basarsi soltanto sul numero di Like ricevuti nella propria pagina).Disturba l’assenza di un contrappeso forte, ma giusto, come un bottone Dislike. Tutti diventiamo cattivi, tutti ci arrabbiamo e a tutti dovrà pur non piacere qualcosa. Il salto in avanti che ne deriverebbe penso porterebbe Facebook ad essere uno strumento maturo e, se non a dare a un Social Network le sembianze di realtà, quanto meno a darle le sue parvenze denotative. Bene e male, bello e brutto, buono e cattivo.Ecco perché alla lunga Facebook stanca e annoia, un rotolante concatenamento di link condivisi e di bottoni-con-il-pollice-alzato il più delle volte premuti senza cognizione di causa. E la risposta e le alternative non possono essere il sicuro rifugio della chat, dei giochi, dei check-in o della messaggistica.C’è bisogno di una scossa forte, e penso Facebook lo sappia. Se sarà un bottone o qualcosa di diverso poco importa, quello che è certo è che se non ci si pensa, ci ritroveremo tra qualche mese a fare e rifare sempre le stesse cose.

Insanity: doing the same thing over and over again and expecting different results (Albert Einstein)